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Come cambiano le Campagne Elettorali nell’era del Coronavirus

L’emergenza Covid-19 ha portato a numerose limitazioni che stanno rivoluzionando le nostre vite. Il primo fondamentale cambiamento è quello del distanziamento sociale, fattore critico per tutte le attività a contatto con il pubblico. Tra queste c’è certamente la politica, che deve trovare alternative valide alle campagne elettorali “tradizionali“. Scordiamoci quindi eventi in spazi pubblici e privati, pellegrinaggi porta a porta e stand all’ingresso dei mercati. L’ecosistema elettorale è costretto ad un cambiamento, agognato per anni da movimenti di vario genere come soluzione per una maggiore trasparenza. Dal mio punto di vista, sarà l’occasione per un ricambio generazionale nell’universo degli addetti ai lavori non di poco conto, che aprirà alle nuove generazioni la possibilità di rendersi davvero indispensabili. Anche la figura dello Spin Doctor dovrà arricchirsi necessariamente di competenze di Digital Marketing, che fino ad oggi non erano certamente d’obbligo (anche se molto consigliate). Questo nuovo scenario ha scatenato in me una serie di riflessioni che credo interessanti per chiunque voglia fare politica (da candidato o da comunicatore). La mia analisi si fonda su tre aspetti: leader, valori e mezzi.

I LEADER
Il soggetto principe su cui si basa la campagna elettorale è certamente il Candidato, sia esso sindaco o consigliere. Se l’emergenza ha causato confusione e incertezza, è compito del leader impersonare un ruolo di riferimento, facendosi percepire come guida con forti funzioni di orientamento. Sono numerosi gli esempi che possiamo notare nel mondo social. Pensiamo infatti ai numerosi gestori di gruppi Facebook o a pagine personali di rappresentanti locali di vario genere, che hanno semplicemente riportato dati presi da canali istituzionali. Se però, al momento la gestione comunicativa di questi soggetti è lasciata al proprio sentimento, in futuro essi avranno bisogno di strategie mirate, capaci di assicurarsi un pubblico maggiore di quello che li utilizza come riferimento informativo. Ad ogni modo i risultati ottenuti fin qui rappresentano un tesoretto di credibilità e reputazione online da cui partire. Vi sono però anche dei punti critici, tra cui la possibilità di confutare i proclami con le azioni politiche, tramite la semplice ricerca di video o post inerenti. Sebbene non sia niente di nuovo, questa pratica assumerà un’importanza maggiore vista la nuova conformazione della competizione elettorale.

I VALORI
La novità in questi tempi incerti è anche quella che riguarda la riscoperta di certi valori, spesso oscurati da appuntamenti elettorali limitati per specifici pubblici interessati. La grande sfida di un candidato sarà quindi ampliare la comprensione e la necessità di certe tematiche a più ampio spettro, situazione che porrà non poche difficoltà, data la grande eterogeneità del pubblico online. Sia chiaro, non si può piacere a tutti, ma è necessario impostare al meglio le proprie comunicazioni. Paradossalmente, una risposta puntuale ad una critica ricevuta potrebbe rafforzare la propria leadership e attirare ancor più pubblico.

I MEZZI
Disclaimer: Se sei un candidato che crede nel fai da te e sei passato direttamente a questo capitolo, ti consiglio caldamente di leggere con attenzione i paragrafi precedenti. Questo articolo non è un decalogo capace di essere letto da chiunque e non ha certamente scopi didattici. La complessità comunicativa propria di certi strumenti non può essere appresa da un veloce appunto preso su un blog. Chiunque pensi il contrario è destinato a sbagliare.
Data per assodata l’impossibilità del contatto fisico e sociale con cittadini interessati e non, i social rappresentano l’unico mezzo a cui ci si può affidare (almeno ad oggi). Attenzione però, ogni strumento ha in sé delle caratteristiche che lo rende specifico per finalità e pubblico. Infatti, citando il sociologo canadese Mc Luhan, occorre sottolineare che “The medium is the message“. Quindi lo strumento e le modalità di utilizzo dello stesso costituiscono parte integrante del messaggio. Questo per sottolineare che non basta un utilizzo mediale occasionale e dilettantistico per fare la differenza. Ad ogni modo, ecco un breve quadro delle piattaforme social utili allo scopo, con una descrizione dell’uso che se ne può fare.
FACEBOOK: oltre al tipico materiale visuale (post, carousell, slideshow…), questa piattaforma è particolarmente indicata per le dirette, ossia video live che permettono l’interazione con il proprio pubblico. Nello stesso ambito, bisogna ricordarsi di pubblicare sempre video nativi (ossia caricati sulla stesso social di visualizzazione), perché vengono rilanciati dalla stessa piattaforma tramite uno specifico algoritmo. Il nostro obbiettivo infatti, è quello di andare a toccare la maggiore audience possibile. Altro aspetto da non sottovalutare è la formazione di gruppi FB legati a fazioni o politici locali. Puntare sulla mobilitazione dei propri sostenitori è infatti la chiave, meglio se in gruppi circoscritti in cui è più facile organizzare il lavoro. Per i fan più sfegatati è anche possibile la creazione di badge da apporre sulla propria immagine del profilo (è pur sempre pubblicità).
YOU TUBE: rende possibile l’apertura di canali dedicati e una visione aperta anche ai non iscritti. Questa piattaforma è molto comoda per condividere video su Whatsapp, grazie a cui è possibile guardare il contenuto senza un accesso diretto.
INSTAGRAM: utilizzato per le immagini, è al momento un mezzo principalmente giovanile. Su questa piattaforma è importante puntare tutto su una veste grafica accattivante e su un utilizzo intelligente degli hashtag. Ad ogni modo IG offre numerose possibilità e sviluppi. Se parliamo di video infatti, dobbiamo citare IGTV, l’app/televisione di Instagram. Il formato di questi video è verticale, il che presuppone anche un ripensamento della classica impostazione video (per molti rappresenta il format del futuro). La modalità storia, inoltre, permette di veicolare l’attenzione dei follower e mantenere una certa vitalità sul proprio profilo.
APP CORRELATE: sono molti gli strumenti che possono essere usati in rinforzo delle piattaforme appena citate. Vi sono applicazioni che permettono di tenere videoconferenze con più partecipanti oppure di condividere lo schermo (state attenti per carità). Molti di questi programmi sono gratuiti (con limitazioni) e possono rappresentare una grande opportunità.
Tutto qui? assolutamente no. Non dobbiamo infatti dimenticarci di strumenti che già utilizzavamo, quali il classico sito internet (che non deve rappresentare però solo una statica vetrina), le applicazioni di messaggistica istantanea (Whatsapp e soprattutto Telegram) e le tanto bistrattate newsletter. Non dimentico certo lo stampato (manifesti e flyer), nonostante la circolazione di materiale subirà un inevitabile ridimensionamento.

Non vedo l’ora della prossima competizione elettorale…e voi? Siete pronti?


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