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Botteri-Striscia, ha senso parlare di body shaming?

Possiamo dire senza ipocrisia che in televisione, che tu sia uomo o donna, l’immagine ha la sua importanza? Prima di scatenare una shit storm sul mio blog, mi preme sottolineare che trovo la Botteri una buona giornalista, sebbene non rappresenti un mio riferimento. Vorrei però sottolineare che, il tanto citato servizio di Striscia non si focalizza su una caratteristica fisica della giornalista, ma sul fatto che si fosse sistemata a seguito di critiche a cui non doveva dare peso (naturalmente con ironia). Non vi è quindi traccia di Body Shaming che è letteralmente l’atto di deridere una persona per l’aspetto fisico. Il tg satirico (che piaccia o meno) ha preso di mira tantissimi personaggi televisivi rei di essersi presentati in modo assurdo, tra cui anche numerosi uomini (giacche impresentabili, tacchi per sembrare più alti, bandane eccecc) e nessuno è scattato offeso non essendoci mai stato body shaming. Tengo a sottolineare che sì, il giornalismo non è fatto d’apparenza ma la televisione basa la sua stessa esistenza sull’immagine. Da notare anche che, nelle sue uscite successive, la giornalista è apparsa non solo più ordinata ma anche con look diversi. Cos’è successo, la Rai ha trovato il tempo di prendersi cura della sua immagine?

DUE PESI, DUE MISURE. Fa molto discutere il siparietto comico(?) tra Luciana Littizzetto e Fabio Fazio andato in scena l’8 marzo su Che Tempo Che Fa, che vede proprio la Botteri protagonista. L’argomento? I capelli della giornalista. Eppure, non è volata una mosca sul sorriso malandrino di Fazio. Costava troppo una polemica in seno a mamma Rai?

Senza soffermarmi sul vero obbiettivo del suo sfogo, penso che quello che ci dovrebbe far preoccupare sia altro. Trovo orripilante che sedicenti paladini della giustizia, corsi in aiuto alla Botteri, abbiano attaccato sui social nel modo più becero la Hunziker (coinvolgendo anche la figlia). Non penso che questi personaggi abbiano capito né cos’è il body shaming né la riflessione che la stessa giornalista ha invitato a fare. Questi sono nient’altro che analfabeti funzionali della peggior specie, gente che crede di poter liberare i propri impulsi più gretti solo perché legittimati da una presunta posizione di superiorità. Spero che la Botteri dica qualcosa in tal senso, altrimenti il suo sfogo si ridurrebbe a un semplice esercizio di retorica…fuori sincro “soprattutto per le generazioni future di donne”.

Qui trovate gli insulti alla Hunziker: https://www.striscialanotizia.mediaset.it/news/caso-botteri-striscia-gli-insulti-ricevuti-da-michelle-hunziker_10061.shtml?fbclid=IwAR3mPTCsEOveScS_02VstpIYtpujn_coG80mxh_igIg9XYYlUwcBagMsp38

Giovanna Botteri

PS. Domani il Presidente del Consiglio si presenta in tuta in tv…nessuno lo criticherebbe? Salvini per il suo modo di vestire quante volte è andato in onda su tutte le reti? Le sue felpe? Oppure vogliamo parlare del body shaming su Brunetta o Berlusconi? Perché lì non si crea un caso? Spostandola sulle differenze di genere, come vuole la Botteri, a tutti i giornalisti uomini piace essere sempre in giacca e cravatta? Perché negli uffici i dress code danno alle donne maggiore libertà di scelta nei loro indumenti? Basta fare del femminismo uno strumento di attacco a tutto, cerchiamo di contestualizzare e definire le situazioni per quello che sono. Sgradevoli o piacevoli che siano.

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