Mentre l’agenzia di rating francese Fitch ha declassato il debito dell’Italia a BBB- (di poco superiore al cosiddetto “junk bond” ovvero debito spazzatura), Conte chiede un atto d’amore delle banche.

Può far ridere, ma non è uno scherzo. L’alone di simpatia mista a goliardia che circonda il Premier può magari contribuire a una lettura leggera dell’accaduto. Mentre la crisi sanitaria lascia spazio a quella economica, il governo cerca di spostare l’attenzione e la pressione sugli istituti di credito. Quasi uno scarica barile per mascherare il ritardo e le difficoltà di dare liquidità alle imprese. Meglio gente arrabbiata con le banche piuttosto che con il governo, che tenta invano di rincorrere il malcontento comune. Nel frattempo i mercati ci guardano e giudicano. Sia chiaro, la scelta di Fitch nasconde motivazioni politiche. L’agenzia di rating ha deciso di anticipare il giudizio sul nostro Paese, che era in realtà previsto per il 10 luglio, per obbligarci ad accettare il Mes. Infatti anche Fitch, come molte agenzie internazionali, è convinta che il Recovery Fund non sarà disponibile fino al 2021 e quindi l’Italia sarà costretta ad accedere al Meccanismo Europeo di Stabilità a pieno regime. Nel frattempo Gualtieri, Ministro dell’Economia, minimizza (i Fondamentali dell’Italia sono buoni) e Conte punta sull’amore delle banche. Non so se qualcuno a livello di provvedimenti può far meglio dell’attuale governo, ma sono sicuro che a livello comunicativo stanno facendo un macello.
